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Whirlpool, ancora cassa integrazione nello stabilimento di Siena

lavoratori Whirlpool

"Anche nel mese di aprile, nonostante la creazione del nuovo gruppo industriale, i lavoratori senesi della ormai ex Whirlpool faranno dei giorni di cassa integrazione". La segretaria generale della Fiom Cgil di Siena Daniela Miniero rende conto di una situazione che continua a essere complicata per i quasi 300 dipendenti cittadini del sito di viale Toselli. Dal 2 aprile è praticamente ufficiale il "passaggio" da Whirlpool a Beko Europe. La fusione è ormai cosa fatta, anche se per dare vita effettivamente alla transizione saranno necessari alcuni mesi. L'azienda è ora in mano a Beko Europe, che gestisce tutti gli stabilimenti dell'area Emea, quindi in Europa, Medio Oriente e Africa: il gruppo è composto dai turchi di Arcelik che hanno il 75% delle quote mentre gli statunitensi di Whirlpool sono rimasti al 25%.
Dal 2 aprile ha preso il via il percorso costitutivo di Beko Europe. Che riguarda e coinvolge in pieno anche lo stabilimento senese di viale Toselli. Tuttavia la segretaria generale della Fiom Cgil di Siena vuole fare alcune precisazioni: "A parte il cambio di insegne e di bandierine - afferma Miniero - a Siena si è visto ben poco di diverso rispetto al recente passato. Ad aprile ci sarà ancora cassa integrazione per i lavoratori, anche se la notizia è stata fatta circolare solamente in maniera ufficiosa e manca dunque l'ufficialità concreta. Non sappiamo quindi quanti giorni di cassa integrazione ci saranno e quali saranno. Inoltre chi si è presentato a Siena il 2 aprile a nome del gruppo Arcelik non ha incontrato né i lavoratori né i sindacati né la rsu. E nessuna dichiarazione è stata fatta da queste persone sul futuro e su quali saranno i piani e i programmi dell'azienda relativamente allo sviluppo del gruppo e dei siti produttivi".
Dal sindacato, quindi, viene espressa una certa amarezza per la situazione attuale. Che rimane di assoluta incertezza per quel che concerne ciò che avverrà nei prossimi mesi. Da Arcelik, afferma ora Miniero, non sono arrivate dichiarazioni, il gruppo turco non ha comunicato il proprio piano aziendale e i suoi rappresentanti non hanno incontrato lavoratori e sindacati. In tutto questo scenario i sindacati attendono ancora di poter parlare della questione a livello governativo. La richiesta di attivare un tavolo ministeriale non è ancora stata esaudita. Afferma ora Daniela Miniero a tal riguardo: "Va avanti quella che è la nostra richiesta di dare vita a un tavolo ministeriale per parlare della situazione. Una vicenda di questo tipo va portata a livello governativo".

Gennaro Groppa è nato a Siena il 9 gennaio 1982. Laureato nel 2006 all'Università degli studi di Siena, nel corso di Scienze della comunicazione della facoltà di Lettere. Nella formazione universit...