Sono sferzanti Gianluca Marzucchi e Adriano Tortorelli, consiglieri comunali del gruppo Polis: "Siena Casa sta dimostrando una grande difficoltà a gestire le manutenzioni degli alloggi Erp. Il quadro è preoccupante e parliamo di un patrimonio che è molto importante per Siena. A questo punto si deve affrontare la questione ed è necessario agire concretamente". Si riapre il dibattito sulle case popolari. Marzucchi e Tortorelli tornano sul tema, e lo fanno numeri alla mano: "Il Comune di Siena possiede 1.032 appartamenti vincolati ad edilizia residenziale pubblica. Il valore di questo patrimonio è di oltre 100 milioni di euro. Dal 2005 gli alloggi Erp vengono gestiti da Siena Casa, società partecipata dal Comune di Siena. Gli appartamenti occupati dalle famiglie assegnatarie sono un po' meno di 900. Dei restanti appartamenti, 138 sono in attesa di ristrutturazione, di cui 89 privi di finanziamento. Infine 5 risultano inagibili e non possono essere assegnati. Ad oggi gli appartamenti Erp non locati sono oltre 140, quindi molte famiglie inserite nella graduatoria, e in questo momento si parla di 278, non avranno assegnata la casa alla quale avrebbero diritto".
"La questione è stata ignorata da tutte le ultime amministrazioni comunali - afferma Gianluca Marzucchi. - Nel 2005 le case relative Erp non affittate erano appena 15. Adesso questo numero è aumentato a dismisura. Siena Casa si basa sugli affitti, ma sono calmierati e quindi non ha la forza e le risorse necessarie per poter effettuare tutti gli interventi dei quali ci sarebbe bisogno. La struttura quindi non funziona e al suo interno mancano anche delle importanti figure professionali, come un ingegnere". "La questione è peggiorata tanto dal 2005 - aggiunge Tortorelli - e da allora a oggi si sono succedute molte amministrazioni. Quindi non valgono più i discorsi del tipo ?è colpa di chi c'era prima', così come non possiamo più permetterci di risolvere la situazione dicendo che ?ormai non ci sono più i soldi della Fondazione Mps'. Ora si devono trovare soluzioni".
