Sei sindaci del territorio, indossando la fascia tricolore, si sono posizionati sui binari della ferrovia in segno di protesta. È avvenuto alla stazione di Torrita di Siena, con questo gesto i primi cittadini hanno voluto manifestare la loro contrarietà relativamente a un processo di ammodernamento della linea Siena-Chiusi del quale si parla da anni ma che ancora non è stato concretizzato. Dopo tante parole spese sul tema i sei sindaci hanno deciso di mettere in atto una protesta "scenografica" e certamente significativa. Dopo la protesta sui binari si è tenuto un "consiglio comunale aperto e allargato" nella Casa della cultura torritese, che si trova a pochi passi dalla stazione: all'assise hanno preso parte, oltre ai sei sindaci, consiglieri dei Comuni coinvolti nella protesta e cittadini che hanno voluto partecipare. Non capita spesso di vedere dei rappresentanti delle istituzioni, dei primi cittadini in questo caso, posizionarsi sui binari ferroviari. È successo a Torrita di Siena: a realizzare la protesta il sindaco di Torrita di Siena, Giacomo Grazi e gli omologhi di Chiusi, Gianluca Sonnini, di Montepulciano, Michele Angiolini, di Asciano, Fabrizio Nucci, di Rapolano Terme, Alessandro Starnini, di Sinalunga, Edo Zacchei. Accanto a loro erano presenti due consigliere regionali, Elena Rosignoli e Anna Paris. Poco più tardi è arrivato anche un senatore della Repubblica, il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli.
"Abbiamo dato vita a un gesto eclatante - ha sottolineato il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini - e spero che esso non passi inosservato. Siamo a un bivio e si deve agire". I sindaci chiedono migliorie e ammodernamenti alla linea. Chiedono che si possa arrivare da Siena a Chiusi, e viceversa, in un'ora. Chiedono considerazione per i propri territori.
Qualche giorno fa hanno inviato una lettera al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, chiedendo un incontro per parlare delle problematiche che si riscontrano sulla linea ferroviaria Siena-Chiusi. "Egregio signor ministro - recita il testo del documento, - chiediamo un incontro urgente per affrontare lo stato attuale, del tutto insoddisfacente, dei servizi ferroviari sulla linea Siena-Chiusi insieme all'esigenza, non rinviabile, di un progetto di ammodernamento della stessa linea. Le sottolineiamo che l'esigenza dei nostri territori è quella dell'accessibilità immediata ai collegamenti con il nord e il sud del Paese da Chiusi, compresi i servizi di alta velocità. Dopo anni di incontri e di iniziative da noi svolte in collaborazione con la Regione Toscana, nulla è cambiato con Rfi e Trenitalia. Siamo soltanto, in questi giorni, all'apertura di un gruppo di lavoro. Le chiediamo quindi un incontro urgente per affrontare, finalmente, tutti i problemi e progettare le relative soluzioni".
Una prima risposta è arrivata, e l'ha comunicata nella Casa della cultura di Torrita di Siena il senatore Silvio Franceschelli. Che ha detto: "Entro la fine di aprile una delegazione dei sindaci sarà accolta ed effettuerà un incontro con la commissione infrastrutture del Senato per parlare della linea ferroviaria Siena-Chiusi". È certamente un buon primo passo. Ancora Franceschelli: "Questo governo vuole fare il ponte di Messina e poi non riesce a sistemare ciò che già esiste? Ferrovie dello Stato non può fare investimenti ed erogare servizi solamente dove c'è una redditività. Se i Comuni adottassero la stessa politica non metterebbero più risorse per scuole, asili, servizi per persone in difficoltà. Faccio un plauso ai sindaci del territorio che si sono dimostrati uniti anche su questo tema".
