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Porta Romana, sopralluogo al cantiere sulle Mura (foto)

  • La delegazione in visita ai ponteggi sulle Mura
  • La delegazione in visita ai ponteggi sulle Mura
  • La vista dall'alto di Porta Romana
  • La vista dall'alto di Porta Romana
  • Il ponteggio a Porta Romana
  • Il sindaco Nicoletta Fabio al cantiere
  • Il vice sindaco Capitani con a destra Peccianti
La delegazione in visita ai ponteggi sulle MuraLa delegazione in visita ai ponteggi sulle MuraLa vista dall'alto di Porta RomanaLa vista dall'alto di Porta RomanaIl ponteggio a Porta RomanaIl sindaco Nicoletta Fabio al cantiereIl vice sindaco Capitani con a destra Peccianti

Sopralluogo... in alta quota questa mattina per il sindaco Nicoletta Fabio ed il vice sindaco Michele Capitani. Il Soprintendente alle belle arti di Siena, Arezzo e Grosseto, Gabriele Nannetti ha condotto una delegazione comunale (presente anche il dirigente Paolo Giuliani e il presidente dell'Associazione Le Mura, Duccio Nello Peccianti) sui ponteggi allestiti lungo le antiche mura a Porta Romana, primo stralcio del progetto di restauro e consolidamento della cinta muraria di Siena: "Un intervento esteso - ha detto il vice sindaco Capitani - che consentirà nei prossimi anni il recupero di un manufatto unico e simbolico per tutta la città. E che vista..." ha concluso entusiasta dopo la bella visita al cantiere. Ma andiamo per ordine.
Storia
Un capitolo significativo della storia architettonica di Siena sta per essere ulteriormente potenziato. Il valore delle antiche Mura della città, conservate quasi integralmente dal XIV secolo, avrà nuova vita attraverso un ambizioso progetto di restauro e consolidamento. Da circa due mesi, a Porta Romana, è iniziata l'installazione dei ponteggi di lavoro, segnando l'inizio di un processo che punta a preservare non solo il patrimonio storico, ma anche la ricca identità culturale ghibellina.
Le Mura che circondano il nucleo urbano non sono solo un'imponente struttura difensiva, ma un tesoro ed insieme di valori che ha resistito al passare degli anni. Nel XIV secolo, la cinta muraria subì estensioni per includere borghi ed edifici al di fuori del circuito cittadino, diventando un simbolo tangibile dell'evoluzione della città. Oggi, il loro ruolo abbraccia una funzione culturale, richiamando residenti e visitatori in un viaggio nel tempo.
Consolidamento
Il restauro e consolidamento della cinta muraria, che vale quasi 2 milioni di euro, sono un investimento significativo dello Stato per garantire la preservazione di questo patrimonio. I lavori, concentrati tra Porta Romana e Porta Pispini, affronteranno il forte degrado attuale. Anche la Torre N, tra Porta Pispini e Porta Ovile, e il tratto di mura sotto la Basilica di San Francesco, privo del paramento murario, saranno oggetto di recupero e assestamento. Preliminarmente all'operazione di restauro e reintegrazione delle superfici è prevista la rimozione e pulizia dalla vegetazione infestante nonché la rimozione della patina biologica. Particolarmente critica è la situazione del Fortino del Peruzzi a Porta Pispini, oggi invaso da erbacce e incuria. La sua preservazione rappresenta una sfida cruciale, una chiamata a proteggere non solo la struttura fisica ma anche il ricordo delle storie che ha vissuto. Questo fortino, testimone silente di epoche passate, potrebbe diventare un faro della cultura senese se adeguatamente valorizzato.
Futuro
Siena si erige come una delle poche città che conserva quasi integralmente la cinta muraria medievale. Il progetto di restauro non solo proteggerà la città dalle minacce del tempo, ma contribuirà anche a mantenere viva la memoria storica. Le vicissitudini delle Mura sono la quotidianità di Siena stessa, e il loro consolidamento è un impegno per garantire che il passato continui a illuminare il futuro. La città, attraverso questi lavori, si conferma custode fedele del suo patrimonio, pronta a raccontare le sue storie millenarie alle generazioni future. E grazie alla sua identità e alle radici profonde, il percorso delle Mura diventerà un punto di riferimento dell'attrattiva turistica.