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Siena, festa per i 50 anni della Libreria Senese

Filippo Bonci della Libreria Senese Filippo Bonci della Libreria Senese

Siena festeggia i 50 anni di una delle sue storiche botteghe culturali: la Libreria Senese. Mezzo secolo non è solo un traguardo, ma un mosaico di storie, sogni e culture che questa bella istituzione ha saputo tessere nel tempo. Marina Pasquinuzzi e Sandro Civai, legati da una comunione ideale e dall'amore per i libri, decisero nel 1974 di trasformare la loro passione per la cultura in una professione, restaurando il fondaco di una vecchia mesticheria in una cattedrale laica del sapere. Da semplici commessi della storica libreria Ticci alla visionaria creazione della loro Senese, una scommessa vinta. Nonostante le difficoltà iniziali, i due fondatori, già genitori e con i rispettivi coniugi lontani dal mondo editoriale, quell'intuizione si è trasformata in un'attività che ha saputo far fronte alle sfide del tempo, diventando un punto di riferimento per tanti senesi e turisti. Oggi, quel sogno lungo mezzo secolo celebra la sua perenne giovinezza, dimostrando come i libri siano ancora incredibili architetture dell'anima, in grado di resistere all'usura del tempo. Un anniversario che non è solo un traguardo, ma un inizio, perché la cultura non invecchia, si rinnova nel continuo dialogo con chi sa ancora ascoltare il sussurro delle pagine. E mentre le librerie chiudono sotto i colpi dell'era digitale, la Senese resiste mostrando la forza del presente che sfida il tempo grazie anche ai figli di Pasquinuzzi e Civai: Filippo e Roberta Bonci e Silvia Civai.
- Insomma Filippo Bonci, è un bellissimo anniversario da raccontare.
Senz'altro sì. Un lungo percorso, bellissimo davvero. Grazie ai nostri clienti.
- Qual è la situazione delle librerie in questi primi mesi dell'anno?
Gennaio e febbraio in generale non sono i mesi migliori per le vendite, ma ci forniscono informazioni sull'andamento dell'anno e ad oggi, rispetto al paasato, il trend non sta andando benissimo.
- Chi legge di più, i turisti o i senesi?
Ciò che riscontriamo è che ci sono alcuni senesi che leggono molto e tantissimi che leggono davvero poco per non dire niente. Noi, poi, abbiamo una clientela abbastanza fissa, ma chi entra in libreria sono sempre gli stessi. I turisti occidentali, in generale, leggono tutto e lo fanno in inglese. Scelgono attualità, saggi, narrativa e ovviamente la storia di Siena. Mi colpisce vederli leggere i libri appena acquistati mentre stanno seduti ai bar in Piazza, cosa che gli italiani non fanno.
- I libri che al momento state vendendo di più?
Siamo ancora sull'onda della strenna natalizia, i libri maggiormente acquistati sono Lo Scambio di John Grisham, Cause Innaturali di Patricia Cornwell, La Portalettere di Francesca Giannone, ma anche Il Ritorno di Marco Vichi, Sorelle di Maurizio de Giovanni, Cuore Nero di Silvia Avallone e Pesci piccoli di Alessandro Robecchi.
- E tra i testi senesi?
Sicuramente il boom di Siena, così per ridere di Emilio Giannelli, ma pure Certi amori non finiscono di Fabio Cannoni e Siena dei bisnonni di Luca Luchini e Piero Ligabue.
- Tre libri a cui tiene e che vorrebbe consigliare ai nostri lettori?
Mi è piaciuto tantissimo Follia di Patrick McGrath, bellissimo e che per me deve essere letto prima di vedere il film. Poi dico La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker e poi l'ineguagliabile Il nome della rosa di Umberto Eco.

Andrea Bianchi Sugarelli, nato a Siena nel 1973, è giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione, dal 1996 è nella redazione del Corriere di Siena, prima come collaboratore e p...