Per aprire questo sito web è necessario che javascript sia abilitato, correggi le impostazioni del tuo browser e ricarica la pagina. Buona lettura!

Colle Val d'Elsa, la contrada dell'Istrice a teatro con 1555. Biglietti in vendita

Luca Virgili con il cast Luca Virgili con il cast

Nello scorrere del tempo e di una storia intessuta di eroismo, il Teatro del Popolo di Colle Val d'Elsa si prepara ad accogliere, il prossimo 16 febbraio alle ore 21, l'opera musicale "1555 ovvero gli Ultimi saranno i primi" che sarà rappresentata dalla
Contrada dell'Istrice dopo lo straordinario successo dell'ottobre scorso al teatro dei Rinnovati.
Il sipario si alza sulle ultime vibranti battute della vita repubblicana di Siena, un racconto di dignità e coraggio impresso nelle pagine più gloriose del centro ghibellino. L'anno 1555 rappresenta un crocevia cruciale per i senesi: con la resa firmata il 17 aprile, non si concluse soltanto un capitolo storico di una città altiera, ma si gettavano le basi per una leggenda di resistenza che avrebbe visto gli esuli di Siena riparati a Montalcino lottare fino all'ultimo respiro.
Con la straordinaria regia di Luca Virgili, meglio noto come il "Fresco", l'opera prende vita attraverso quattro atti che narrano la resilienza di una comunità capace di affrontare stenti e privazioni, pur di conservare la propria autonomia e libertà. Una popolazione in lotta, che sotto l'assedio imperiale resistette per otto mesi dopo la battaglia di Scannagallo del 1554, incarnata dal simbolo del Fortino delle Donne senesi. Le parole di Blaise de Montluc, testimone dell'epica resistenza senese, riecheggiano tra le note e gli atti: "Preferirei difendere Roma con le donne senesi, piuttosto che con i soldati che là stanno". Il tributo di Virgili e della contrada dell'Istrice celebra quel desiderio di onore e fedeltà, quell'ardire e quella determinazione che portarono centinaia di famiglie senesi a fondare la "Repubblica di Siena riparata in Montalcino", sfidando per quattro ulteriori anni l'imperatore Carlo V.
Con il suo background eclettico di scrittore, regista e autore televisivo, Virgili torna a infondere vita in una pagina di storia che non ha smesso di palpitare nel cuore dei senesi. L'opera non è solo intrattenimento ma partecipazione attiva alla storia, un evento all'insegna della beneficenza, una serata in cui il ricavato sarà destinato a nobili cause. I biglietti per questo tuffo emotivo nelle pagine più coinvolgenti di Siena e di tutto il suo territorio sono già in vendita (https://www.ticketone.it/eventseries/1555-ovvero-gli-ultimi-saranno-i-primi-3579723/) offrendo a tutti l'opportunità di condividere un'esperienza culturale unica. Uno spettacolo che va oltre la semplice narrazione, promettendo di lasciare un'impronta indelebile nei cuori e negli spiriti di chi vi parteciperà. La fedeltà storica si amalgama alla creatività artistica per dare vita a un evento che intreccia la musica, il teatro e la memoria di un popolo che seppe essere ultimo per il sacrificio, ma primo per il valore.




Andrea Bianchi Sugarelli, nato a Siena nel 1973, è giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione, dal 1996 è nella redazione del Corriere di Siena, prima come collaboratore e p...