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Lupi a Siena, botta e risposta tra il biologo Boitani e Vivarelli (Atc Nord)

Lupi, a Siena dibattito e avvistamenti Lupi, a Siena dibattito e avvistamenti

"Dobbiamo verificare il numero dei lupi in provincia di Siena e in tutta la Toscana". "Una volta che sono stati contati, che cosa vogliono fare? 5 o 500 non cambia niente". Botta e risposta tra il presidente Atc Siena Nord, Roberto Vivarelli e il biologo Luigi Boitani. Al centro del contendere la questione lupi che nelle ultime settimane ha coinvolto anche la Regione Toscana.
"Questi animali ? sottolinea Vivarelli ? sono sempre più vicini al centro storico e a zone abitate perchè siamo invasi dalla selvaggina, caprioli e cinghiali. Una vera e propria piaga che sta generando l'ulteriore problema rappresentato dai lupi o comunque dagli ibridi. A mio avviso dobbiamo smettere di urlare e iniziare a lavorare tra Regione, Province, Comuni e associazioni varie per conoscere quali siano le vere stime di questi animali. Con i numeri alla mano e una reale conoscenza della realtà potremo avviare altri tipi di ragionamento".
Boitani, professore ordinario di Zoologia alla Sapienza non ha dubbi: "C'è un numero di riferimento per dire che sono troppi o pochi? A mio avviso ciò che può interessare è capire gli eventuali impatti che fanno i lupi in provincia di Siena e in generale in tutto il Paese. Ma la scienza risponderà che il numero dei danni non sarà mai in base al numero dei lupi. Esempi ne abbiamo vicino a Chiusdino oppure nel Chianti dove vengono allevate capre d'angora e i danni sono zero nonostante la presenza di branchi di lupi".
Roberto Vivarelli, presidente dell'Ambito Territoriale di Caccia 3 Siena Nord è preoccupato e lancia l'allarme: "La Toscana è la regione con la più alta densità di ungulati d'Italia e forse d'Europa con Siena punta di diamante. Questa rogna non può essere rimandata perché il problema riguarda tutti, dalle persone agli allevamenti. Non possiamo aspettare che rimanga ferito o muoia qualcuno. Certamente i lupi sono elusivi e scaltri, se vedono l'uomo non si avvicinano, ma se hanno necessità assaltano. Abbiamo bisogno di tutti - conclude Roberto Vivarelli - anche di quell'ambientalismo serio che deve ragionare e
riflettere su questi problemi. Nessuno vuole sradicare i lupi dal territorio, ma solo capire qual è il numero reale di presenze e
agire per avere una densità accettabile. Altrimenti il rischio è di fare come nel passato con i caprioli e i cinghiali dove la situazione è sfuggita di mano. Il problema è serio, ritrovarsi due lupi davanti nel bosco mentre cerchi i funghi o nel giardino di casa potrebbe essere davvero una brutta esperienza".
Luigi Boitani (che è anche presidente della Large Carnivore Initiative for Europe che ha l'obiettivo di mantenere e ristabilire popolazioni vitali di grandi carnivori in coesistenza con gli esseri umani come parte integrante dell'ecosistema e del paesaggio in tutta Europa) è convinto che sta passando da più parti "un allarme ingiustificato. I lupi non sono un pericolo per l'uomo e per la città. Sono decenni che questo animale si trova intorno a Siena. Lo dico anche con cognizione di causa perché da trent'anni abito vicino a Pentolina. Gli avvistamenti sono all'ordine del giorno e ad ogni ora. Le segnalazioni si contano numerose, come a Pian dei Mori e a Vignano, di qualche giorno fa. Ma non è mai successo nulla. Prima che parta una campagna di panico - sottolinea ancora - bisogna capire su che cosa questo allarme si basa. E se analizziamo i dati, ripeto che l'allarme è ingiustificato. Ma pensate a quanta gente va a funghi e gira nei boschi. Avete mai sentito parlare di aggressioni da parte di lupi? Il lupo è come un cane, un animale sociale che vive in territorio molto simile all'uomo e si nutre di qualunque cosa. Mangia cinghiali di piccole taglie, caprioli, daini, però si accontenta anche di topi e persino di immondizia se non trova altro. E' adattabile e flessibile a tutte le situazioni. Il consiglio principale è che se qualcuno vede o trova un lupo in luoghi che frequenta non deve mai lasciargli cibo e non abituarli ad una presenza o ad una consuetudine. Se avete animali però teneteli stretti".


Andrea Bianchi Sugarelli, nato a Siena nel 1973, è giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione, dal 1996 è nella redazione del Corriere di Siena, prima come collaboratore e p...