La destra e tutta la politica senese piangono Agostino Milani. L'ex consigliere comunale di Alleanza Nazionale e del Popolo delle Libertà è scomparso questa mattina all'ospedale delle Scotte dopo una breve malattia all'età di 75 anni. Ingegnere e insegnante nelle scuole medie superiori di Siena, ha dedicato tutta la sua vita alla passione politica e all'urbanistica che raccontava in modo appassionato e semplice. Il suo più grande rammarico, diceva spesso, era stato quello di non aver potuto organizzare a Siena un confronto proprio sui temi dell'architettura e dell'urbanistica della città, per un nuovo rinascimento contro gli obbrobri moderni e della seconda avanguardia.

Cresciuto sin da giovane nel Movimento sociale italiano, Agostino Milani è stato protagonista della destra sociale ed extraparlamentare negli anni di piombo. Nel 1994, dopo un periodo dedicato esclusivamente al lavoro e all'insegnamento, il ritorno alla federazione di Siena dove aderì convintamente alle tesi di Fiuggi e alla nascita di Alleanza Nazionale di cui è stato dirigente e consigliere comunale a Siena tentando perfino la scalata alla presidenza provinciale vinta poi da Lorenzo Rosso. Animatore del Circolo Federico II e impegnato costantemente in iniziative di carattere culturale, Milani non ha mai abbandonato il suo bagaglio ideale pur sposando la svolta della Nuova Destra di Tarchi e De Benoist. E proprio questo percorso, al di là dei retaggi del Novecento, lo avevano spinto a ricercare costantemente un dialogo e collaborazione con la sinistra abbandonando gli orpelli del radicalismo e soprattutto del nostalgismo. Milani è stato molto legato a Gianfranco Fini tanto da seguirlo nell'avventura fallimentare di Futuro e Libertà per l'Italia nel 2011. Dopo nove anni lontano dalla politica attiva, nel 2020 l'approdo a Fratelli d'Italia e l'ingresso nel coordinamento comunale senese del partito di Giorgia Meloni.