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Siena, in Comune la presentazione del libro di Francesco Arca

Francesco Arca Francesco Arca

L'attore senese Francesco Arca, contradaiolo della Civetta, ha scelto la festa del babbo per la pubblicazione del suo primo e intenso romanzo autobiografico dal titolo "Basta che torni" (Mondadori). Un viaggio introspettivo, un ricordo struggente del padre Silvano, scomparso durante una battuta di caccia quando Francesco aveva solo 16 anni.
Il libro racconta la storia di un padre, ufficiale dell'esercito, che spesso viaggiava per missioni di pace all'estero. Il saluto prima di ogni partenza era sempre lo stesso, un desiderio espresso in tre parole: "Basta che torni", un patto silenzioso tra figlio e genitore, una promessa di ritorno.
Silvano Arca è sempre tornato dalle missioni, ma non da quella fatidica battuta di caccia in Toscana del 1995. E proprio questa promessa infranta, questo vuoto lasciato dalla sua prematura scomparsa, è al centro del racconto di Francesco, che, nel tentativo di preservare i ricordi di suo padre, ha deciso di mettere su carta la sua storia.
Il libro è un viaggio nella memoria dell'attore senese, un dialogo con il padre che non c'è più e con il padre che lui è diventato. Siena è la silenziosa compagna di questo lungo percorso introspettivo, la città dove Francesco è cresciuto, le vie del centro che hanno segnato la sua infanzia e da cui ha preso il volo.
"Tento di essere un padre concentrato. Voglio che i miei figli imparino soprattutto la generosità nei confronti degli altri, che siano disponibili all'aiuto, e che rispettino la diversità. Io di mio padre ricorderò sempre l'insegnamento più importante: mi ha trasmesso il rispetto nei confronti delle donne. Mi ricordo che quando discutevo con mia madre o con mia sorella, lui era sempre lì a ricordarmi che non dovevo mai alzare la voce. Il rispetto, mi diceva, viene sempre prima di tutto il resto" ha detto Arca in una intervista a Vanity Fair.
"Basta che torni" è un diario, una confessione, un modo per ascoltare e custodire i ricordi di chi non c'è più. È un modo per mantenere viva la memoria del padre di stanza alla caserma Bandini di Siena, un modo per confrontarsi con la sua assenza e per imparare a convivere con il dolore.
Dopo Milano, la presentazione del libro si terrà anche a Siena, nella Sala delle Lupe di Palazzo comunale, il 29 marzo prossimo alle ore 18 su iniziativa della libreria Mondadori di Siena. Un'occasione per conoscere da vicino l'autore e il suo viaggio di scoperta e di consapevolezza, tra ricordi e riflessioni sulla paternità. "Basta che torni", del resto, è un omaggio a tutti i padri, quelli che sono tornati e quelli che, come Silvano, non sono potuti tornare. Un libro che parla di amore, di perdita e di resilienza, di come si possono affrontare e superare i momenti più difficili della vita.

Andrea Bianchi Sugarelli, nato a Siena nel 1973, è giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione, dal 1996 è nella redazione del Corriere di Siena, prima come collaboratore e p...