"Di carico e scarico delle merci nel centro storico a Siena si parla da anni. Ricordo che la questione era già argomento di discussione quando arrivai in questa città, e da allora sono passati 17 anni?". Il direttore di Confcommercio Siena Daniele Pracchia interviene sul tema, che è tornato alla ribalta dell'opinione pubblica cittadina dopo l'incidente avvenuto martedì mattina in via di Città, quando un furgone si è improvvisamente sfrenato andando a colpire un colonnino, abbattendolo. L'incidente ha riproposto il tema della sicurezza in centro storico, con tantissimi mezzi e furgoni che specialmente nelle prime ore del mattino ingolfano strade che sono strette e nelle quali camminano pedoni e cittadini.
Afferma Daniele Pracchia: "A Siena manca una piattaforma logistica organizzata per il carico e per lo scarico delle merci con mezzi più leggeri e con un coordinamento dell'orario - sono le parole del direttore di Confcommercio Siena. - Servirebbe un'infrastruttura dedicata che a oggi invece non c'è. Ricordo quando, eravamo negli anni 2010 e 2011, si ipotizzò di creare un'infrastruttura di questo tipo ai mercati generali in viale Toselli. Allora c'era abbastanza spazio per farlo in quell'area della città. Si parlò per un po' di tempo di questa ipotesi e di questo progetto, vennero valutate le possibilità e i benefici che ne sarebbero derivati e scaturiti. Poi il Comune di Siena fu commissariato e tutto si bloccò".
"Il problema - dice ancora Pracchia - è nell'evidenza di tutti. Ogni mattina in centro si genera un'enorme confusione tra corrieri, furgoni, i mezzi di Sei Toscana per la spazzatura. E comunque oggi, con il nostro scenario, una situazione di questo tipo è quasi inevitabile perché effettivamente la merce va rifornita. Chi vende prodotti alimentari necessita di un rifornimento giornaliero; la frutta e la verdura, il latte e i formaggi freschi vanno riforniti tutte le mattine. L'amministrazione comunale può riprendere in mano il tema e la questione andando a esplorare quelle che sono le possibilità odierne per organizzare in modo diverso e meno invasivo il carico e lo scarico delle merci".
