Andrea Bellandi, imprenditore ed ex direttore generale del Siena Calcio ha deciso di querelare alcuni soggetti che nel marzo 2021 avevano postato sui social alcuni commenti, facendo riferimento a presunti arresti domiciliari a carico dello stesso, che in realtà nel medesimo frangente aveva subito solo il sequestro di alcuni documenti, pc e telefono. L'imprenditore ha presentato circa 8 querele ed è seguito, in ambito giudiziario, dal figlio Michele Bellandi.
Tutto ha avuto inizio con un articolo online di una testata giornalistica irpina che, nel trattare gli sviluppi dell'inchiesta Hidden Partner, scriveva erroneamente che Bellandi era stato posto ad arresti domiciliari. Proprio in questo scenario sono iniziati i commenti Facebook a discriminazione dello stesso. Dinnanzi al giudice Andrea Grandinetti, l'ex direttore del Siena Calcio racconta di aver subito un danno reputazionale e lavorativo, in quanto già in rapporti critici con la banca a causa delle accuse di auto riciclaggio; problema che lo interessa anche nel versante politico. Il procedimento riprenderà a giugno. Alcuni dei querelati hanno già trovato un accordo transattivo con la difesa di Andrea Bellandi, motivo per cui la denuncia sarà ritirata; non vige lo stesso privilegio per le altre persone coinvolte nella vicenda, che sono state invitate dal giudice a risolvere la questione in via extragiudiziale per riparare il danno.